31 ott 2015

La playlist di Halloween

Se esiste una canzone per ogni occasione, allora figuriamoci quanti artisti abbiano dedicato una canzone alla festa più strampalata dell'anno o, più in generale a vampiri, streghe e - è proprio il caso di dirlo - tutto il "cucuzzaro".


Con l'aiuto dei nostri follower abbiamo pensato ad una playlist di dieci brani, di cui cinque italiani e altrettanti stranieri per la notte di Halloween. Se siete stanchi della solita This is Halloween di Danny Elfman e Thriller di Michael Jackson vi è uscita dalle orecchie, allora siete capitati nel post(o) giusto: spegnete la luce, mettete le cuffie e fatevi stregare!



21 ott 2015

Lana Del Rey - Honeymoon [Recensione]

Lana Del Rey è tornata, dopo poco più di un anno dal rilascio di quel capolavoro chiamato Ultraviolence, con una ventata di freschezza intitolata Honeymoon.


Le aspettative erano alte, un po' perché si tratta di una delle artiste più amate e allo stesso tempo criticate degli ultimi anni, un po' perché quel gioiellino di Ultraviolence aveva spiazzato tutti.
Honeymoon fa ben sperare già dal titolo, e si rivela un lavoro ben fatto.

L'album si apre con i violini malinconici della title track, nonché primo singolo estratto, una ballata retrò che ci accompagna nelle atmosfere sognanti e malinconiche che permeeranno l'intero album. Lana si cimenta qui nello scatting, virtuosismo vocale tipico del jazz, che incontreremo anche in altre tracce. Lo scenario è quello decadente a cui la cantante ci ha ampiamente abituati, in cui la fanno da protagonista storie di amori violenti e burrascosi, anche se, questa volta, sono permeati da un alone di romanticismo.

21 set 2015

Muse - Drones [Recensione]

I Muse sono tornati con l'attesissimo album Drones e, come d'abitudine, hanno scatenato un pulviscolo di reazioni diverse tra i fan. 


L'attesa era alta, un po' perché The 2nd law risale al 2012, un po' perché dalle interviste che hanno preceduto l'uscita dell'album, Drones si preannunciava il pronipote di Origin of symmetry. Ma, come ben sapranno i fan più accaniti del trio del Devon, mai prendere per oro colato le dichiarazioni di Bellamy e compagni.
Prima dell'uscita sono stati estratti ben otto brani, considerando anche [Drill Sergeant] e [JFK], che hanno permesso ai fan di ascoltare in anteprima parte del disco; ciò ha però anche fatto sì che, avendo svelato quasi tutto l'album, non ci si potesse godere appieno Drones nella sua interezza.

29 giu 2015

Florence + The Machine - How big, how blue, how beautiful [Recensione]

Dopo quattro anni di attesa, How big, how blue, how beautiful sancisce l'attesissimo ritorno della band britannica Florence + The Machine, che ci aveva lasciati con Ceremonials, album colossale, cupo e tormentato, che li aveva consacrati come una delle band più amate del momento.



How big, how blue, how beautiful è un amalgama delle atmosfere rappresentate nei due album precedenti, ma con una maturità e una capacità di rinnovazione che lo rende un vero capolavoro. Al suo interno troviamo la forza cruda e sanguinaria di Lungs e l'introspezione oscura di Ceremonials, a cui si aggiungono un calore ed un'intimità inediti.

La prima traccia è Ship to wreck, brano dal testo visionario che, con le melodie folk-rock e il  ritornello irresistibile, ci introduce nel viaggio pieno di colori che ci attende.

Segue What kind of man, una delle migliori tracce dell'album, in cui Florence Welch, con una carica emotiva ed un suono senza precedenti, affronta il tema di una storia d'amore tormentata.

28 apr 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 20 al 26 aprile

Nella nostra speciale top 10 tira un vento internazionale: con Marina + The Diamonds che conquista la vetta e 8 artisti stranieri la classifica parla inglese.


I fedelissimi Baustelle che riconquistano il podio e i Ministri che racimolano l'ultima posizione utile sono gli unici artisti italiani che questa settimana fanno la loro apparizione in classifica. Le band godono ancora, a distanza di circa due anni dall'uscita, la scia positiva dei loro ultimi album, vale a dire Fantasma e Per un passato migliore

Sul gradino più alto della classifica troviamo la greca Marina Lambrini Diamandis, che aveva già ottenuto qualche presenza dopo l'uscita di FROOT, ma non mai era arrivata così in alto. Lo stesso discorso vale per la francese di origine polacca SoKo e per il suo My Dreams Dictate My Reality, che si aggiudica la medaglia di bronzo.

25 apr 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 13 al 19 aprile

Un colpo di scena stravolge le sorti della nostra top 10 con i Verdena che abbandonano la classifica e i Bastille che rientrano direttamente in prima posizione.


Ci eravamo ormai abituati a vedere i Verdena e i Baustelle in un testa a testa per la vetta, ma la nuova classifica ci sorprende con la prima assenza dei primi dall'uscita di Endkadenz Vol.1 e la perdita di ben sette posizione da parte dei secondi. Tuttavia, assieme alle band alt-J e I Cani, i toscani sono gli unici artisti a riconfermarsi rispetto all'ultima settimana.


24 apr 2015

The Prodigy – The Day Is My Enemy [Recensione]

È uscita lo scorso 30 marzo la sesta fatica in studio dei Prodigy, a sei anni di distanza dall'ultimo disco di inediti, Invaders Must Die. In questo lasso di tempo la band britannica, storicamente poco prolifica, aveva ingannato l'attesa dei fan dando alle stampe un live, World's on Fire, e la riedizione celebrativa dei quindici anni del capolavoro The Fat of the Land nel 2012.



Rispetto ai predecessori, The Day Is My Enemy – titolo tratto da un verso di All Through the Night di Cole Porter – presenta un'importante novità: per la prima volta il cervello artistico del gruppo, Liam Howlett, è stato affiancato nella composizione dagli iconici vocalist Maxim e Keith Flint, fino ad allora semplici (e splendidi) esecutori.
Anticipato a gennaio dal primo singolo Nasty – brano potentissimo, fratellino minore delle storiche Breathe e Firestarter –, il disco è un autentico tuffo negli anni 90, quelli dei rave party e della techno ossessiva da ballare fino all'alba, spesso con qualche aiuto chimico.

23 apr 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 6 al 12 aprile

Le tre new entry di questa settimana sono una vera ventata di freschezza, ma la battaglia a due tra Baustelle e Verdena per la leadership continua con l'ennesimo cambio della guardia.


Vengono da tre continenti diversi e appartengono ad altrettanti generi musicali gli artisti che fanno la loro prima apparizione nella nostra classifica settimanale. La band indie-pop australiana degli Sheppard è quella che si piazza nella posizione più alta, a quasi un anno di distanza dall'uscita del loro unico album Bombs Away. A un gradino da loro troviamo invece una band indie-rock made in USA, i Neutral Milk Hotel (in foto), che nasceva a Ruston quasi vent'anni fa e il cui ultimo lavoro è l'EP Ferris Wheel on Fire del 2011. Il produttore e DJ britannico Bonobo chiude il trio delle novità, con alle spalle ben 5 album studio e svariati singoli ed EP.

20 apr 2015

Banks - Goddess [Recensione]

Jillian Banks (Los Angeles, classe '88) è una ragazza comune, che vive un'adolescenza tormentata a causa del divorzio dei genitori e trova nella musica il suo rifugio. All'età di quindici anni, dopo aver imparato a suonare il piano da sola, inizia a comporre canzoni, perché sono l'unico mezzo per esprimere tutta la solitudine che prova. 


Passano gli anni e Banks continua a comporre musica e a condividerla sul web, finché un giorno l'amica Lily Collins, figlia del notissimo Phil, la introduce nel mondo dell'industria musicale. Da qui Jillian, attorniata da un team di esperti, crea il sound che la farà conoscere al grande pubblico e intraprende la carriera musicale. 

Goddess, album d'esordio, è un lavoro cupo, fondato principalmente su beat hip-hop e sonorità r&b squarciate da synth dark e minimali. La voce, molto effettata, accompagna questo sound amalgamandosi perfettamente al mood cybernetico che l'album presenta. I testi sono quasi sempre cupi e talvolta autobiografici. 

10 apr 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 30 marzo al 5 aprile

Gli artisti italiani dominano la nostra nuova top 10, occupando interamente la prima metà classifica e ben 7 delle posizioni utili. Al comando ancora una volta i Verdena.


A distanza di una decina di settimane dall'uscita di Endkadenz Vol. 1 la rock band di Albino sembra non voler mollare la presa e siamo pronti a scommettere che non scompariranno dalla scena fino all'uscita del Vol. 2, previsto per quest'estate.

Lo Stato Sociale, guadagna una posizione e lancia il nuovo singolo La rivoluzione non passerà in TV, il terzo del loro ultimo album. L'ultimo singolo dei Baustelle risale invece a un anno fa, ma il gruppo toscano gode di una popolarità che va ormai al di là delle logiche del mercato discografico dell'underground.

3 apr 2015

I videoclip del mese - Marzo 2015

Marzo, mese che segna l'inizio della primavera, è stato un vero trionfo di creatività per quel che concerne i videoclip. A rendere ardua la scelta della top 5 è stata l'uscita di numerosi singoli corredati da clip accattivanti, oltre che da un nuovo video di Florence + The Machine, il terzo di questo 2015 per l'artista inglese. 


Ad aggiudicarsi la seconda presenza al nostro appuntamento è però un'altra cantautrice d'oltremanica, accompagnata da due artisti italiani, una famosissima rock band di Chicago e da un'internazionale collaborazione a tre.

2 apr 2015

SoKo - My dreams dictate my reality [Recensione]

My dreams dictate my reality è il secondo capitolo della saga musicale di Stéphanie Sokolinski, in arte SoKo. "Vengo in pace, vengo per salvarti", così inizia il viaggio nello strano mondo delle meraviglie in cui si viene catapultati sin dal primo ascolto. 


L'album è scritto interamente dalla cantante e prodotto da Ross Robinson, leggendario produttore dei Cure;  vede una SoKo più matura, nonostante persista la sua aria naïf e fuori dagli schemi. Il sound è un milkshake di suoni goth-pop uniti a riverberi dal sapore eighties, permeato da synth ora frizzanti ora malinconici, ma non scade mai nell'imitazione o nella banalità, grazie all'abilità nello scrivere e all'attualità dei temi toccati. L'album tocca picchi altissimi con lo swing sbarazzino e sfrontato di Temporary mood swing, che si insinua nella testa in un loop piacevolissimo. L'umore viene poi squarciato dalla malinconica struggenza della title track My dreams dictate my reality.

1 apr 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 23 al 29 marzo

Mentre la parte alta della nostra top 10 vede ancora una volta la presenza di alcuni abitué, gli ultimi due posti sono occupati da due artiste che fanno il loro esordio.


Le prima new entry della settimana, alla posizione numero nove, è la cantante e attrice francese di origine polacca SoKo (in foto). La vegana e apertamente bisessuale Stéphanie Sokolinski - questo il suo vero nome - è tornata sulla scena musicale a inizio marzo, con il suo ultimo lavoro My Dreams Dictate My Reality.


25 mar 2015

Barely Awake - Barely Awake [Recensione]

È uscito lo scorso 15 marzo il disco d'esordio omonimo dei Barely Awake, band pesarese capitanata dal cantante e chitarrista Francesco Agostini. Lasciati alle spalle due EP autoprodotti ed altrettanti tour europei, il quartetto marchigiano debutta sulla lunga distanza con un lavoro impegnativo, costituito da ben 16 tracce per circa un'ora di ascolto, per la prima volta realizzato in coproduzione con la DIYSCO.


La voglia di osare non manca davvero, così come i rimandi illustri, a partire dall'enigmatico artwork – realizzato dal gruppo stesso – che richiama la desolazione ancestrale di Kid A. Da un punto di vista prettamente musicale è invece evidente l'influenza dei texani Mars Volta, band tra le più eclettiche dell'ultimo decennio, il cui spirito aleggia su molte tracce: il singolo Where Else Is Me?, accompagnato dall'ipnotico videoclip, è forse l'episodio più riuscito insieme alle articolate Down Waterfalls e Mary Ann Kelly, mentre la formula mostra un po' la corda in pezzi meno ispirati come Amen o No Therapy.

Nell'album convivono comunque più anime, spaziando dai ritmi potenti dell'hard rock/metal (Lovers Are Back, Aerials, ma anche l'ironica Just Fine) alle atmosfere più riflessive delle strumentali Eagles, Rain, Storm e L. 2840,0 [side A], passando per il folk scanzonato di Vacanze Romane – anch'esso foriero di sorprese ed improvvisi rovesciamenti d'umore, marchi di fabbrica della band.

24 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 16 al 22 marzo

I Baustelle tornano in vetta dopo una settimana di assenza, in quello che sembra un duello virtuale con i Verdena, per il titolo di band dell'inverno appena concluso.


La primavera è cominciata dando i suoi frutti a Marina & The Diamonds, che per la terza settimana di fila è nelle posizioni più alte. Sono presenti ancora una volta I Cani e gli alt-J, mentre molti altri devono accontentarsi delle fasi alterne che li vedono fare comparsa e sparire di settimana in settimana. Stiamo parlando di Umberto Maria Giardini, Lorde, Charli XCX e Lykke Li, quest'ultima sembra quasi darsi il cambio con Woodkid, artista con cui ha di recente collaborato.

21 mar 2015

Hozier - Hozier [Recensione]

Hozier, ormai chi non conosce questo artista? La sua popolarità è arrivata all'apice in pochissimo tempo grazie al maestoso singolo Take Me To Church, nominato Song of the Year agli ultimi Grammy e Best Song with a Social Message agli MTV Europe Music Awards dello scorso anno.


Take Me To Church è una metafora della fine di un amore, come ha spiegato lo stesso Hozier, scritta immediatamente dopo la rottura con una delle sue ex fidanzate. Il cantante trasmuta la fine della relazione in un video nel quale omosessualità, religione e leggi politiche – in particolare quelle russe – non vanno d'accordo, come si evince dal testo: “My Church offers no absolutes / She tells me, 'Worship in the bedroom.' / The only heaven I'll be sent to / Is when I'm alone with you / I was born sick, But I love it / Command me to be well / Amen. Amen. Amen. Amen”.

L'artista si è quindi presentato al grande pubblico con un singolo molto potente accompagnato da un importante messaggio: lottare per il proprio amore, di qualunque genere o sesso si tratti. Nonostante la giovane età, Hozier può infatti essere tranquillamente considerato uno degli artisti più promettenti in circolazione.


16 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 9 al 15 marzo

I Verdena, reduci da una settimana al secondo posto, tornano al comando della nostra speciale classifica, che vede solo due altre band italiane: Il Teatro Degli Orrori e I Cani, al fondo della top 10.


Il video di Forget, lanciato da Marina & The Diamonds la settimana scorsa, ha dato i suoi frutti - o meglio i suoi Froot - facendola tornare in classifica per un meritato secondo posto. Così come Woodkid sfrutta l'uscita del suo nuovo singolo in collaborazione con Lykke Li per tornare in auge e i Purity Ring approdano per la prima volta sulla scia del loro nuovo album Another Eternity, oltre alla pubblicazione del video di Bodyache. L'appuntamento è ormai fisso per Hozier, anche lui reduce dal lancio di una clip, quella di Someone New

15 mar 2015

Marilyn Manson - The Pale Emperor [Recensione]

Brian Warner, alias Marilyn Manson, torna con il suo nono progetto studio a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro. Titolo dell'ultimo progetto è The Pale Emperor ("Il Pallido Imperatore"), uscito in due versioni: quella standard, che contiene dieci tracce, e la deluxe che include tre versioni acustiche come bonus track. 


Progetto in coproduzione con il nuovo componente Tyler Bates, compositore e produttore Hollywoodiano, l'album – uscito il 16 Gennaio – si è rivelato un successo sia commerciale che di critica, al termine di quasi dieci anni di lenta e agognata risalita del livello musicale della band statunitense. 

The Pale Emperor è un progetto dove le sonorità Industrial, componenti quasi onnipresenti nella carriera del trasgressivo Manson, vengono quasi annullate e lasciano spazio ad atmosfere cupe ed intrise di un rock/blues più enigmatico, con accenni dal sapore vagamente country, come nel singolo Third Day Of A Seven Day Bringe.

10 mar 2015

Purity Ring - Another Eternity [Recensione]

Oggi siamo qui a recensire Another Eternity, ultimo lavoro dei Purity Ring, band canadese di musica elettronica nata nel 2010.


Probabilmente solo gli amanti della musica undergorund conosceranno il gruppo e la sua storia, essendo praticamente sconosciuti al pubblico italiano; l'intento di questa recensione ovviamente è di farli conoscere, e magari attirare l'attenzione di qualche nuovo ascoltatore.

Il duo ha una storia ancora piuttosto breve alle spalle, essendosi formato relativamente di recente. I due membri attuali avevano infatti cominciato la loro avventura suonando nei Born Gold, ma durante i viaggi in tour scoprirono la loro vera vocazione, iniziando a sperimentare composizioni elettroniche: incisero così la loro prima canzone del genere e successivamente lasciarono la band per creare i Purity Ring.

9 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 2 all'8 marzo

I Baustelle, costantemente sulla cresta dell'onda, sottraggono la leadership dei Verdena, che scendono al secondo posto dopo il primo posto delle ultime settimane, sulla scia dell'uscita del loro ultimo lavoro Endkadenz.


La band toscana gode infatti da sempre di un trand positivo all'interno della nostra top 10, al di là delle logiche di album, singoli e videoclip, e a dispetto dello stesso lavoro da solista di Rachele Bastreghi, che non ha ancora fatto la sua comparsa.

Il gradino più basso del podio è occupato dall'irlandese Hozier, seguito dalla cantautrice svedese Lykke Li (in foto), nota ai più per il remix della sua I Follow Rivers, e dalla bellissima Lana Del Rey, una delle rappresentatrici più glamour dell'indie internazionale, tanto da essere ormai degna dell'appelativo di icona pop.

7 mar 2015

The Bad Mexican – Due [Recensione]

Chi soffre della fobia degli scarafaggi potrebbe avere qualche dubbio nell'avviarsi all'ascolto dell'ultimo lavoro dei The Bad Mexican, che nella bellissima copertina presenta un chiaro riferimento a La Cucaracha


Se il primo album del "messicano cattivo" prendeva il nome di This is the first attempt of a band called The Bad Mexican, il secondo si sarebbe potuto chiamare This is the second attempt..., ma l'originalità della band ha optato per Due. Scherzi a parte, i quattro senesi danno i numeri, chiamando letteralmente le tracce Uno, Due, e così via fino a Nove, a dispetto della lingua inglese adottata dai testi.

L'inizio è dei più frenetici: Uno è una partenza in quarta che cattura l'attenzione, un brano punk che trova, nei vari cambi di rotta, lo spazio per esaltare tutti gli strumenti impiegati, dalle voci alla chitarra, dalla batteria al sax. Quest'ultimo rimarca fortemente un'impronta jazz in quasi tutto il disco e soprattutto in Due, brano meno orecchiabile del precedente che punta sulla confusione dei suoni.

6 mar 2015

Flame Parade - Berlin / As above, so below (Singolo) [Recensione]

Se addentrandovi in un bosco toscano udite un motivo folk provenire da lontano, allora non dovete stupirvi: sono i Flame Parade, un gruppo di musicisti che ha trovato lontano dalla città il suo habitat naturale.


Poteva forse apparire uno sfizio da hipster quello di Marco Zampoli, Mattia Calosci e Letizia Bonchi, quando nell'estate del 2012 pensarono di trasferirsi in una una casa colonica a comporre musica. Qui i tre intrapresero un percorso di ricerca musicale, i cui orizzonti si allargavano dalla nascita del revival folk, ovvero dagli anni '50-'60, sino all'indie-folk del momento, quello dei Beirut o di Edward Sharpe & the Magnetic Zeros.

Attorno al trio nasceva spontaneamente una comunità artistica - non solo musicale, ma anche cinematografica - e una volta contagiati un bassista (Alessandro Fabbrizzi), un batterista (Niccolò Failli) e un trombettista (Edoardo Toti), il progetto aveva radici sufficientemente robuste per la produzione dei primi demo.

5 mar 2015

Silvano Staffolani - ...di paesi, persone e animali [Recensione]

...di paesi, persone e animali è il secondo lavoro del cantautore marchigiano Silvano Staffolani.


Interamente autoprodotto, l'album prosegue la narrazione cominciata nel primo disco Cartoline d’autore del 2013, anticipando quella dell'annunciato terzo CD dal titolo …qualcuna giunta a destino, a giusta conclusione della trilogia. Tutti e tre  possono essere considerati differenti capitoli  di uno stesso libro, un libro fatto di immagini, luoghi e personaggi che spesso ritornano. I protagonisti, infatti, pur cavalcando spazi e tempi diversi, cambiando nomi e fisionomia, restano sempre gli stessi, come il sentimento attorno a cui si muovono: l'amore. 
Gli anni 80 ’dei Crazy Dolls (di cui Staffolani era cantante), del punk, dei centri sociali, dei suoni elettrici e distorti, sono un lontano ricordo.
Con un corredo composto di chitarra acustica, ukulele e parole, Staffolani assume le sembianze di  menestrello, un cantastorie del terzo millennio, un artigiano dell’arte appassionato e laborioso, genuino e allo stesso tempo ribelle, come ama definirsi.

4 mar 2015

Nrec - Spaghettitronica EP [Recensione]

Ieri è uscito il nuovo EP di Nrep, nome d'arte di Enrico Tiberi, con un intento a dir poco ardito: il lancio di un nuovo genere chiamato "eviltronica". Avvalendosi della voce di Daniele Strappato, il marchigiano propone un'elettronica nuova, di estrazione dark e dalle atmosfere heavy.


L'inizio è dei più promettenti: quando il noise iniziale di Videodrøme si schiarisce, prende vita il pezzo più ballabile dell'EP. La musica ricorda l'elettronica francese dei Justice o dei Daft Punk - per scomodare qualche big del genere - sulla quale incombe però un'ombra oscura. È infatti esplicito il riferimento all'horror fantascientifico di David Cronenberg, in cui il protagonista è vittima di un manipolatore di coscienze che per i suoi scopi ricorre alla pellicola: "I want to see more violence / I want to see blood and disgusting murders on the TV screen / Welcome to Videodrome / Shock me!". 


3 mar 2015

23 and Beyond the Infinite – Faces from the Ancient Gallery [Recensione]

Arriva dalla provincia di Benevento l'ultima novità del rock psichedelico made in Italy. Già autori dell'EP Dumbo Gets Drunk, uscito poco più di un anno fa, i 23 and Beyond the Infinite – questo il nome del gruppo, non proprio semplicissimo – sono tornati lo scorso dicembre con il loro album di debutto, Faces from the Ancient Gallery.


Il prodotto si presenta accattivante già dalla copertina, inquietante e visionaria come si conviene ad una band del genere: una (antica) galleria di volti a bocca spalancata, presumibilmente in uno stato di alterazione sensoriale. 
La perdita delle tradizionali coordinate del mondo reale viene confermata fin dalla prima traccia – che curiosamente riprende il titolo del precedente EP, pur non facendone parte –, tra tastiere e percussioni incalzanti che richiamano i Pink Floyd degli esordi: una progressione barrettiana alla Lucifer Sam che deflagra in un urlo liberatorio, sospesa in un'atmosfera da thriller anni '60.

2 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 23 febbraio all'1 marzo

La vetta della nostra classifica settimanale sembra essersi congelata, con i Verdena e Hozier che confermano le loro posizioni e gli Imagine Dragons che fanno un piccolo passo in avanti e sottraggono il podio a I Cani, i quali perdono invece cinque posizioni.


Il genere dell'indie-folk si rafforza con il rientro in classifica della band americana Edward Sharpe & The Magnetic Zeros e dei fratelli australiani Angus & Julia Stone (in foto). Per il resto continua a imporsi la musica italiana, grazie ai Baustelle che risiedono stabilmente nella top 10 da mesi, il gruppo stravagante de Lo Stato Sociale e il cantautore siculo Colapesce.

1 mar 2015

I videoclip del mese – Febbraio 2015

I videoclip più interessanti di febbraio parlano inglese, ma due di questi hanno il marchio del made in Italy. La corsa al numero uno è stata tuttavia poco combattuta a causa del grande ritorno di una cantante indie d'oltremanica.


5. The Liar Trump - Colours. Una macchinina giocattolo viene spinta in una dimensione parallela regolata da disegni geometrici: è questo l'inizio del video della band spezzina, che si ritrova a viaggiare a bordo dell'autoveicolo. In contrasto col titolo della canzone, la clip è in bianco e nero, con la sola comparsa del rosso di alcuni oggetti, come le frecce che fanno da apparizione sullo sfondo. Il risultato è un video dal tocco internazionale, che regala al gruppo il titolo di outsider di febbraio. 

New Adventures in Lo-Fi - So Far [Recensione]

È uscito ieri il primo long playing del terzetto torinese New Adventures in Lo-Fi – nome che richiama esplicitamente i R.E.M., seppur declinati in bassa fedeltà – capitanato dal cantante e chitarrista Enrico Viarengo e completato dalla presenza di Michele Sarda al basso e Marco Agagliati alle percussioni.


A due anni di distanza esatti dall'EP Take Took Taken, autoprodotto, arriva quindi la pubblicazione di So Far, registrato per l'etichetta Stop Records presso lo Stop Studio di Rimini. 

L'uscita dell'album era stata anticipata dal primo singolo Daffodils – rilasciato lo scorso 13 gennaio con tanto di videoclip –, uno dei pezzi più concisi e al tempo stesso rappresentativi dell'intero disco: una progressione lenta e malinconica, fortemente debitrice del rock alternativo anni '90 e corredata da un testo intimo, incentrato sul progressivo disgregarsi di una relazione.  

28 feb 2015

The Selfish Cales - Throw Your Watch To The Water [Recensione]

Oggi la rock-band psichedelica torinese dei The Selfish Cales lancia il suo terzo album, che mette in chiaro il proprio mood già dalla copertina.


Throw Your Watch To The Water sembra un disco trovato per caso nel garage di papà o a un mercatino del vintage, un cimelio di  fine anni '60 che conserva tutte le sonorità psichedeliche di quegli anni. Il nuovo lavoro dei Cale – questo il "cognome d'arte" di Gabriele, Andrea e Sara – è infatti il frutto di un'accurata ricerca nei suoni originali, rispolverati dallo spettro bohémien delle grandi band dell'epoca, come i Jefferson Airplane o i Kaleidoscope (la cui influenza è ben evidente).

Il disco parte a gran ritmo con le prime due tracce, Sulphureous Haze e Soul Mates, in cui la batteria è suonata con grande energia in alcuni punti, per assentarsi invece nei momenti più lenti e visionari. Non mancano però atmosfere dai toni più smorzati, come Peacock Girl o Mr. Hotpeach, senza perdere in attrattiva. 

Marina and the Diamonds - Froot [Recensione]

Oggi vi parliamo in anteprima assoluta dell'album di prossima uscita di Marina and the Diamonds (all'anagrafe Marina Lambrini Diamandis), dal semplicissimo titolo Froot.



Dopo aver ucciso Electra Heart, alter ego utilizzato per dare vita al precedente progetto, cosa ci si potrebbe aspettare di più da Marina? Difficile rispondere con esattezza: Electra Heart era un lavoro estremamente profondo e creato in maniera dettagliata, non un semplice disco ma qualcosa di molto più elaborato. Un concept album con storyline suddivisa in undici video (tra cui singoli ufficiali e mini storie narrative), nato per far conoscere la travagliata vita amorosa della protagonista.

L'album vantava power-ballad e pezzi pop dal vibe retrò che nel complesso lo rendevano degno di essere ascoltato da chiunque. Quindi, se già abbiamo alle spalle un lavoro di tutto rispetto, cosa si può fare di meglio per accattivarsi l'attenzione del pubblico? Marina ha la risposta per voi.

26 feb 2015

Alterea - Pausa Zen EP [Recensione]

Lo scorso 11 gennaio la band di Imperia ha pubblicato un EP il cui titolo sottolinea il ritorno dopo una lunga pausa. Dall'album d'esordio Tutto sembra spegnersi, sono infatti passati sette anni nei quali vi è stato un rinnovamento, non solo della formazione ma anche a livello musicale e filosofico.


Già dal primo ascolto, Pausa Zen risulta un lavoro fresco e maturo, un distaccamento dall'alternative-rock cupo tipico dei gruppi emergenti, che va nella direzione di sonorità più pop e che ben si sposano con il timbro pulito della voce della band. Se da una parte l'intenzione rimane fedele al post-grunge degli anni '90, dall'altra, ripuliti del noise, i brani sono molto più orecchiabili e diretti.

Le canzoni più immediate dell'extended play – quelle che potrebbero essere gli estratti di questo lavoro – sono Uno squarcio nel cielo e Ragnatela. La prima è più eterea e parla di incanalare le energie nel modo migliore (“Ho un amico poeta che scrive canzoni / lui dice «sfoga la rabbia in un pensiero positivo»”), sebbene in questo mondo sia facile perdere gli stimoli o essere fraintesi (“Se indichi la luna ti guardano ancora il dito”). La seconda, più terrena, è invece la metafora di un amore nocivo: “Cosa dicevi mentre ti guardavo e masticavo i tuoi insetti / come puoi dire che non ti rispetti, i tuoi segreti sono infetti”.

24 feb 2015

I videoclip del mese – Gennaio 2015

Nel primo mese di quest'anno molti artisti hanno comunicato l'uscita a breve del proprio album. Alcuni di questi hanno fatto venire l'acquolina in bocca ai loro fan con il lancio di un video: non sono mancati personaggi di fantascienza, BDSM e riferimenti alla mitologia greca.



5. Giovanni Truppi – Stai Andando Bene Giovanni. Il cantautore napoletano è l'outsider di questo mese, termine che si addice ottimamente al video, girato a Roma e dintorni, in cui è ritratto nel ruolo di atleta agonista, dal cestista al nuotatore, passando per il tennis e altri sport. La canzone è un inno alla resistenza, un vero e proprio incoraggiamento per chi sta lottando per qualcosa, ricordando però che si deve saper perdere. Lo stile di Giovanni Truppi, a parte una maggiore ruvidità, ricorda quello di Tricarico: non a caso l'autore di Io sono Francesco aveva esordito anch'egli con un'autocitazione nel titolo.

23 feb 2015

Imagine Dragons – Smoke + Mirrors [Recensione]

Ormai chi non conosce gli Imagine Dragons? Gruppo statunitense formatosi nel 2008, ma giunto soltanto cinque anni più tardi nell'olimpo delle band di fama mondiale, grazie al singolo Radioactive: questa traccia venne usata dalla Ubisoft nel trailer di lancio dell'allora attesissimo Assassin's Creed 3, una trovata commerciale che ebbe i suoi frutti. Ora gli Imagine Dragons vantano una certa popolarità, certamente meritata, e dopo il meraviglioso Night Visions non tardano a farci ascoltare il loro nuovo lavoro Smoke + Mirrors.


Ma prima di parlare dell'ultima fatica, facciamo un piccolo recap storico/musicale del gruppo.
Come detto precedentemente,  la band ottiene il riconoscimento globale grazie a Radioactive soltanto nel 2013, sebbene l'album fosse stato pubblicato addirittura un anno prima (potere dei videogame!). 

Diversi singoli di indiscutibile bellezza sono stati poi rilasciati nel tempo: se ancora non avete familiarità con la loro musica, sono assolutamente imperdibili la super-ballad Demons e l'orecchiabilissima On Top Of The World. Addirittura, vista la nuova potenza mediatico-pubblicitaria, nel 2014 il gruppo viene ingaggiato per contribuire alla colonna sonora del film Transformers 4, con la canzone Battle Cry.

The Soft Moon – Deeper [Recensione]

È prevista per il prossimo 31 marzo la pubblicazione di Deeper, ultimo lavoro della one man band californiana The Soft Moon, a tre anni di distanza dall'enigmatico Zeros. Per concepire il suo terzo LP in studio, Luis Vasquez ha attraversato l'Atlantico facendo la spola tra Berlino – città così ricca di suggestioni, musicali e non – ed il Veneto, dove ha poi registrato il disco presso l'Hate Studio di Rosà, in provincia di Vicenza.


Nella Luna Morbida convergono diverse anime, quella mitteleuropea della new wave e del krautrock – ecco tornare Berlino – e una più dura, industrial, riconducibile ai Nine Inch Nails ed altra musica d'oltreoceano.

Con Trent Reznor sono molteplici i punti di contatto, a cominciare dal fatto che entrambi siano leader e virtualmente unici membri dei rispettivi progetti musicali, ma anche per via del carattere schivo ed introverso. A questo proposito, vale la pena ricordare l'unico episodio che ne abbia effettivamente intrecciato i destini nella vita reale: qualche anno fa Vasquez remixò il brano Ice Age della nuova band di Reznor, gli How to Destroy Angels, senza mai incontrare fisicamente il collega e ricevendo vivissimi complimenti... Via e-mail!

Classifica settimanale degli artisti dal 16 al 22 febbraio

Continua indisturbata la leadership dei Verdena nella nostra classifica settimanale. Rispetto alla volta scorsa, infatti, perdono ulteriormente terreno I Cani, che scendono di una posizione, e i Baustelle, scivolati nel gradino più basso della top 10.


Troviamo ben due new-entry: il gruppo indie-pop milanese degli Amor Fou e la frontwoman sudcoreana naturalizzata statunitense degli Yeah Yeah Yeahs, Karen O (in foto), che negli ultimi mesi ha pubblicato il suo lavoro solista Crush Songs seguito dall'album Live From Crush Palace.

Il cantautore irlandese Hozier, ormai celebre a livello internazionale per la sua Take Me To Church, rientra direttamente al secondo posto, mentre gli Imagine Dragons devono accontentarsi della posizione numero 4 al termine della settimana di pubblicazione del loro disco Smoke + Mirrors.

21 feb 2015

Plankton Dada Wave – Haus of Dada EP [Recensione]

Pensando alla citazione "Se il dadaismo era contro l'arte, il punk era contro il design" del celebre graphic designer Philip B. Meggs, l'impegnativo ma bizzarro nome dei Plankton Dada Wave riassume al meglio quello che la band rappresenta: la vera essenza del punk-rock nato per osteggiare la musica mainstream.


Non a caso, il titolo del loro ultimo EP Haus of Dada scimmiotta il team creativo della popolarissima Lady Gaga – per l'appunto Haus of Gaga – e conquista in soli 17 minuti, grazie ad un collage di suoni e riferimenti ricercati. Proprio come avveniva per le riviste punk indipendenti di fine anni '70, la band varesotta ritaglia accuratamente citazioni musicali per poi rimescolarle in modo ironico ma aggressivo, ottenendo dei pezzi unici.

Durante l'ascolto salta all'orecchio la varietà dei suoni: oltre ai classici voce, basso, chitarra elettrica e batteria, abbondano i suoni sintetici. Fanno poi la loro comparsa gli strumenti più disparati, come l'inconsueto xilofono o altri congegni generalmente non destinati alla musica. 

Fall Out Boy - American Beauty / American Psycho [Recensione]

Il titolo dell'ultimo lavoro della band punk/rock/alternative Fall Out Boy è il “cortissimo” American Beauty / American Psycho, quindi, se con questa recensione vi convincerete all'acquisto, farete prima a chiedere direttamente: "Mi scusi, mi dà l'ultimo dei Fall Out Boy?".


Ma iniziamo facendo un piccolo passo indietro. La loro precedente pubblicazione risale al 2013: precisamente il 6 Maggio fecero uscire Save The Rock And Roll, anticipato dal singolo My Songs Know What You Did in the Dark (Light Em Up)
Save The Rock And Roll venne sfruttato come visual album (un singolo e un video al mese) al fine di creare una storia a puntate denominata The Young Blood Chronicles.

Detto questo, se siete fans e avete amato il penultimo album, allora amerete anche questo; se invece siete al loro primo ascolto, beh, per apprezzarlo appieno magari vi ci vorrà qualche ascolto extra!

20 feb 2015

Belle and Sebastian - Girls in Peacetime Want to Dance [Recensione]

Giunti al nono episodio di una carriera ormai quasi ventennale, gli scozzesi Belle and Sebastian si regalano un'inattesa svolta electro-danzereccia – dichiarazione d'intenti piuttosto evidente già a partire dal titolo –  nel loro Girls in Peacetime Want to Dance.



Sbocciata dalle Lowlands grazie a delicate trame folk corredate da testi intimisti, la band di Glasgow decide di lasciare da parte gli ormai tradizionali bozzetti di vita quotidiana – largamente debitori di Simon & Garfunkel, ed a loro volta precursori del "new acoustic movement" di Kings of Convenience e Turin Brakes – per addentrarsi in un turbinio di synth e beat elettronici che richiamano le sonorità dei Pet Shop Boys.

Proprio allo stile di questi ultimi si rifà Enter Sylvia Plath, quasi un plagio di quel tormentone da dancefloor che fu It's a Sin. Una somiglianza ulteriormente acuita dalla voce distaccata e vagamente malinconica di Stuart Murdoch, per molti aspetti sovrapponibile a quella di Tennant.

19 feb 2015

Le Sacerdotesse Dell'Isola Del Piacere - Tutto [Recensione]

Nello scorso aprile la band piacentina – il cui nome è tratto da un cartoon – ha pubblicato il suo primo album per l'etichetta indipendente V4V Records. Con il loro esordio, Le Sacerdotesse Dell'Isola Del Piacere gettano le fondamenta di un genere inedito chiamato nuovo punk italiano: "punk" per intenzione, "nuovo" e "italiano" per la natura cantautorale destrutturata.


Le nove tracce di Tutto sono vere e proprie poesie messe in musica mediante un suono che non si limita ad accompagnarle, ma che è capace di comunicare da sé: l'album si consuma nella malinconia sprigionata dai suoni delle chitarre elettriche e dal gemito della voce, un ululato a metà tra irrequietezza e rassegnazione.

Il mondo descritto da Le Sacerdotesse Dell'Isola Del Piacere – tanto reale quanto irrazionale – è dettato dal sovrapporsi delle emozioni più che dagli eventi che le generano. Nell'ermetismo di brani come L'incoerenza della scienza o Polizia vengono accostati fatti e sensazioni tanto diversi per natura quanto simili per percezione, attraverso una sorta di metafora implicita. 

18 feb 2015

KuTso - Musica per persone sensibili [Recensione]

La band proveniente dai Castelli Romani, approdata in quel di Sanremo per dissacrare il palco dell'Ariston con Elisa, ha pubblicato lo scorso 12 febbraio Musica per persone sensibili, album che segue l'esordio di Decadendo (su un materasso sporco)


Composto da canzoni ironiche, surreali e a tratti demenziali, l'album contiene quattordici pezzi digeribili già al primo ascolto, grazie a una buona orecchiabilità e alla durata delle tracce, quasi tutte sotto ai 3 minuti. 
Fatta eccezione per Elisa, L'amore è – nei quali prevale il funk – e il pop-rock romantico di Triste, il nuovo lavoro dei KuTso ha sonorità che si rifanno al punk-rock. Con bruschi cambi di registro, i quattro musicisti alternano strofe narrative a ritornelli che fanno da esplicita sintesi di ciò che è tra le righe, nonché da provocazione. 

Nelle ultime interviste la band ha sottolineato come l'album sia una semplice raccolta di pezzi prodotti durante i tour serrati. Sebbene questo possa lasciare immaginare un jumble di brani sconnessi tra loro, Musica per persone sensibili si presenta come un lavoro ben amalgamato, in cui ogni canzone racchiude un episodio diverso dell'ipocrisia umana raccontato con lo stesso spirito, fatta eccezione per l'imprevedibile svolta finale dell'ultima traccia.

17 feb 2015

Alessandro Grazian - L'età più forte [Recensione]

A dieci anni dall’esordio discografico, arriva per Alessandro Grazian il quarto album, L’età più forte, il cui titolo è un chiaro omaggio a uno dei quattro volumi di Simone De Beauvoir.


Il progetto è un'istantanea sul tempo trascorso, un'autobiografia – non solo artistica – dei primi dieci anni di carriera dell’autore, anello di congiunzione tra le sue radici folk-intimiste e barocche e le insospettabili sonorità psichedeliche e dream-pop. In Satana e nel finale di Corso San Gottardo, ad esempio, le chitarre fuzz escono direttamente dal mixer, un'aperta citazione ai Tame Impala.

Con questo nuovo disco Grazian sembra voler manifestare, in modo più diretto e meno ingenuo, l'inquietudine artistica che lo pervade e l'eterogeneità dei suoi ascolti con un più incisivo afflato comunicativo (ad esempio La risposta e Anastasia sono brani costruiti su accordi in maggiore) che lo porta a prendere le distanze dalla new wave e dai suoi elementi freddi, come i synth e le chitarre taglienti, per riscoprire temperature musicali più calde ed avvolgenti.

16 feb 2015

Björk - Vulnicura [Recensione]

Björk torna a far parlare di sé con il progetto autobiografico Vulnicura, nono album in studio prodotto della cantautrice islandese, che per il titolo del disco amalgama le due parole latine "vulnus" (ferita) e "cura" (guarigione), che l'artista esprime con una sorta di viaggio sonoro temporale suddiviso in tre fasi, in cui veniamo trascinati e a tratti strattonati verso gli stadi che portano verso la dissoluzione della sua storia d'amore. 


Un concetto che esprime in maniera estremamente viscerale, a cuore aperto, che porta a galla una complessa e raggrumata gamma cromatica di emozioni che vengono espresse con estrema e malinconica lucidità, la cui fine inconcepibile devasta e ferisce e non resta che aspettare l'auto-rigenerazione. In tutto l'album echeggiano sonorità d'archi che intensificano l'impatto emotivo e manipolazioni di tipo elettronico che fanno da sfondo ad uno scenario di turbamento psicologico. 

Il viaggio cronologico comincia da Stonemilker – prima traccia nonché singolo – estremamente intrisa di una coralità arcaica, quasi barocca, e da una ritmica essenziale. Leggendo le parole del testo, scopriamo come l’artista islandese voglia chiedere rispetto emotivo, così come in Lionsong e History of Touches: questo trittico di pezzi raccontano la frustrazione, la rabbia e il dubbio che precedono la rottura.

Classifica settimanale degli artisti dal 9 al 15 febbraio

I Verdena grazie al loro Endkadenz Vol.1 confermano ancora il più alto numero di ascolti. Insieme a loro solo i Baustelle e FKA Twigs resistono rispetto alla settimana scorsa nella top 10 della nostra speciale classifica.


L'unica new entry è Asaf Avidan (in foto) che da un mese ha lanciato il suo nuovo disco Gold Shadow. Aumentano in generale gli artisti internazionali, solitamente penalizzati, che conquistano metà delle posizioni utili grazie allo charme indie-pop di Lana Del Rey, Charlie XCX e Lorde. 

A distanza di diversi mesi dall'uscita di Glamour I Cani riescono ancora una volta ad insediarsi sul podio. Al contrario, Appino la spunta da solista nonostante il lancio del singolo degli The Zen Circus (grandi assenti) in settimana. Chiude la classifica Dente.

Asaf Avidan - Gold shadow [Recensione]

Da qualche settimana è tra noi il nuovo disco solista del cantautore e polistrumentista israeliano Asaf Avidan, la cui popolarità in Italia esplose grazie al (discutibile) remix dance di Reckoning Song – suo pezzo-simbolo, rinominato One Day per l'occasione – ed il successivo live incendiario al Festival di Sanremo, terminato in clamorosa standing ovation con tanto di bis.


Gold Shadow, questo il titolo dell'ultima fatica – la seconda in solitaria, dopo la messa in stand-by del progetto musicale con i The Mojos – che rispetto al precedente Different Pulses, cupo e dolente, mostra un'anima più solare ed una maggiore varietà di umori e stili musicali.

Un disco caleidoscopico, ricco di contrasti e contrapposizioni già a partire dal titolo, in perfetta sintonia con la personalità multiforme del suo autore – nato trentacinque anni fa a Gerusalemme ma con trascorsi infantili in Giamaica, una voce blues dai colori quasi femminili intrappolata in un corpo da adolescente fragile.

14 feb 2015

L'orso – Ho messo la sveglia per la rivoluzione [Recensione]

Dopo essersi fatti conoscere negli ultimi quattro anni nell'ambiente underground con svariati EP e con l'omonimo album L'orso, la band “mash-up” per genere e provenienza ha pubblicato lo scorso 3 febbraio un album dal titolo ad effetto per l'etichetta indipendente Garrincha Dischi.


Con un titolo non poco impegnativo, quelli de L'orso inneggiano ad una rivoluzione nel quotidiano, fatta di gesti semplici, soprattutto nel relazionarsi con gli altri. Per quanto l'idea sia apprezzabile, i primissimi testi dell'album (Post it, Io che ho capito tutto) inciampano già nella retorica e riflettono, contrariamente da quanto dichiarato nelle diverse interviste, un punto di vista a tratti cinico e sarcastico nei confronti della propria amata. Non mancano infatti accuse di superficialità e insensibilità, vere e proprie frecciatine avvelenate in linea con i testi più sarcastici di L'amore non è bello di Dente o dell'album d'esordio de I Cani, pur non avendone la stessa originalità.