29 giu 2015

Florence + The Machine - How big, how blue, how beautiful [Recensione]

Dopo quattro anni di attesa, How big, how blue, how beautiful sancisce l'attesissimo ritorno della band britannica Florence + The Machine, che ci aveva lasciati con Ceremonials, album colossale, cupo e tormentato, che li aveva consacrati come una delle band più amate del momento.



How big, how blue, how beautiful è un amalgama delle atmosfere rappresentate nei due album precedenti, ma con una maturità e una capacità di rinnovazione che lo rende un vero capolavoro. Al suo interno troviamo la forza cruda e sanguinaria di Lungs e l'introspezione oscura di Ceremonials, a cui si aggiungono un calore ed un'intimità inediti.

La prima traccia è Ship to wreck, brano dal testo visionario che, con le melodie folk-rock e il  ritornello irresistibile, ci introduce nel viaggio pieno di colori che ci attende.

Segue What kind of man, una delle migliori tracce dell'album, in cui Florence Welch, con una carica emotiva ed un suono senza precedenti, affronta il tema di una storia d'amore tormentata.