31 ott 2015

La playlist di Halloween

Se esiste una canzone per ogni occasione, allora figuriamoci quanti artisti abbiano dedicato una canzone alla festa più strampalata dell'anno o, più in generale a vampiri, streghe e - è proprio il caso di dirlo - tutto il "cucuzzaro".


Con l'aiuto dei nostri follower abbiamo pensato ad una playlist di dieci brani, di cui cinque italiani e altrettanti stranieri per la notte di Halloween. Se siete stanchi della solita This is Halloween di Danny Elfman e Thriller di Michael Jackson vi è uscita dalle orecchie, allora siete capitati nel post(o) giusto: spegnete la luce, mettete le cuffie e fatevi stregare!



1. Franz Ferdinand - Evil eye. La nostra playlist parte con l'indie-rock sfrenato della band di Glasgow che dedica uno dei singoli di Right Thoughts, Right Words, Right Action all'"occhio del diavolo". Il videoclip del brano ironizza, in uno stile del tutto vintage, sul mondo dell'horror con diversi personaggi dalle caratteristiche goffe.



2. PFM - Ho mangiato gli uccelli. Nel 2005 la Premiata Forneria Marconi pubblicava l'inconsueta Dracula Opera Rock, con l'intento di un tour con la rappresentazione sotto chiave di opera del disco. Quel tour non fu mai fatto per motivi economici. Oggi restano dodici canzoni sul vampiro più famoso della storia, tra cui Ho mangiato gli uccelli.



3. The Fratellis - Halloween Blues. Nessuno avrebbe mai scommesso sull'accoppiata Halloween e blues, ma nel 2013 i Fratellis pubblicavano il loro terzo album We need medicine che apriva proprio con questo pezzo. Sembra impossibile resistere al ritmo di «Let 'em all, let 'em all, let 'em all, let 'em all, let them all shiver and let them all shake!».



4. Maria Antonietta - Ossa. Il volto femminile dell'indie italiano, in fissa continua con la figura di Gesù, in questo confida di invidiarlo per «far richiamare in vita i morti, richiamarne molto pochi, gli altri non vederli più» e di essere «le ossa che non puoi spezzare più»Con questo rock cazzuto, cinico e macabro, la pesarese si aggiudica uno spazio all'interno di questa playlist.



5. Siouxsie and the Banshees - Halloween. Facciamo un salto negli anni '80, quando la band post-punk inglese pubblica Juju strizzando l'occhio al mondo del gotico con brani come Spellbound, Head Cut, Voodoo Dolly e - pensate un po' - HalloweenIl ritornello di quest'ultimo è costruito attorno al classico "trick or treat".



6. Il Genio - L'orrore. Nello stesso album del tormentone Pop porno, il duo leccese trapiantato a Milano non pone limiti alle citazioni, da Che fine ha fatto Baby Jane a Nosferatu, passando per Frankenstein.



7. Ministry - (Everyday is) Halloween. Torniamo ancora una volta negli anni '80, quando Dave Thompson scrive la musica di questo brano, che sarà definito dallo stesso un «inno della comunità gotica diseredati d'America». Il synthpop tipico di quegli anni, rende questo pezzo uno dei più ballabili di questa playlist.



8. Tre allegri ragazzi morti - La ballata delle ossa. Un nome una garanzia: i TARM meriterebbero di essere citati per il solo nome. Ma in Primitivi del futuro - album del 2010 - troviamo una canzone densa di metafore che viaggiano sul confine tra macabro e carnale. 


9. Bat for Lashes - Sleep alone. In questo brano è presente, come tutto l'album Two suns, un'atmosfera cupa e fiabesca. La protagonista ha paura del buio e di dormire da sola, sembra quasi dannata e chiede al suo amato di restituirle l'anima. Per queste sue caratteristiche, la canzone fa parte della colonna sonora di Vampire Diares.



10. Afterhours - Orchi e streghe sono soli. Se vi aspettavate un finale horror, rimarrete delusi. È arrivato il momento di riprendersi dallo spavento con questa ninna nanna reciproca, che Manuel Agnelli canta alla figlia Emma per rassicurarla e rassicurarsi «perché i mostri sono soli e si abbracciano al terrore che non fa non fa pensare che non hai vissuto mai».




Playlist:




[Dave]

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