25 mar 2015

Barely Awake - Barely Awake [Recensione]

È uscito lo scorso 15 marzo il disco d'esordio omonimo dei Barely Awake, band pesarese capitanata dal cantante e chitarrista Francesco Agostini. Lasciati alle spalle due EP autoprodotti ed altrettanti tour europei, il quartetto marchigiano debutta sulla lunga distanza con un lavoro impegnativo, costituito da ben 16 tracce per circa un'ora di ascolto, per la prima volta realizzato in coproduzione con la DIYSCO.


La voglia di osare non manca davvero, così come i rimandi illustri, a partire dall'enigmatico artwork – realizzato dal gruppo stesso – che richiama la desolazione ancestrale di Kid A. Da un punto di vista prettamente musicale è invece evidente l'influenza dei texani Mars Volta, band tra le più eclettiche dell'ultimo decennio, il cui spirito aleggia su molte tracce: il singolo Where Else Is Me?, accompagnato dall'ipnotico videoclip, è forse l'episodio più riuscito insieme alle articolate Down Waterfalls e Mary Ann Kelly, mentre la formula mostra un po' la corda in pezzi meno ispirati come Amen o No Therapy.

Nell'album convivono comunque più anime, spaziando dai ritmi potenti dell'hard rock/metal (Lovers Are Back, Aerials, ma anche l'ironica Just Fine) alle atmosfere più riflessive delle strumentali Eagles, Rain, Storm e L. 2840,0 [side A], passando per il folk scanzonato di Vacanze Romane – anch'esso foriero di sorprese ed improvvisi rovesciamenti d'umore, marchi di fabbrica della band.

24 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 16 al 22 marzo

I Baustelle tornano in vetta dopo una settimana di assenza, in quello che sembra un duello virtuale con i Verdena, per il titolo di band dell'inverno appena concluso.


La primavera è cominciata dando i suoi frutti a Marina & The Diamonds, che per la terza settimana di fila è nelle posizioni più alte. Sono presenti ancora una volta I Cani e gli alt-J, mentre molti altri devono accontentarsi delle fasi alterne che li vedono fare comparsa e sparire di settimana in settimana. Stiamo parlando di Umberto Maria Giardini, Lorde, Charli XCX e Lykke Li, quest'ultima sembra quasi darsi il cambio con Woodkid, artista con cui ha di recente collaborato.

21 mar 2015

Hozier - Hozier [Recensione]

Hozier, ormai chi non conosce questo artista? La sua popolarità è arrivata all'apice in pochissimo tempo grazie al maestoso singolo Take Me To Church, nominato Song of the Year agli ultimi Grammy e Best Song with a Social Message agli MTV Europe Music Awards dello scorso anno.


Take Me To Church è una metafora della fine di un amore, come ha spiegato lo stesso Hozier, scritta immediatamente dopo la rottura con una delle sue ex fidanzate. Il cantante trasmuta la fine della relazione in un video nel quale omosessualità, religione e leggi politiche – in particolare quelle russe – non vanno d'accordo, come si evince dal testo: “My Church offers no absolutes / She tells me, 'Worship in the bedroom.' / The only heaven I'll be sent to / Is when I'm alone with you / I was born sick, But I love it / Command me to be well / Amen. Amen. Amen. Amen”.

L'artista si è quindi presentato al grande pubblico con un singolo molto potente accompagnato da un importante messaggio: lottare per il proprio amore, di qualunque genere o sesso si tratti. Nonostante la giovane età, Hozier può infatti essere tranquillamente considerato uno degli artisti più promettenti in circolazione.


16 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 9 al 15 marzo

I Verdena, reduci da una settimana al secondo posto, tornano al comando della nostra speciale classifica, che vede solo due altre band italiane: Il Teatro Degli Orrori e I Cani, al fondo della top 10.


Il video di Forget, lanciato da Marina & The Diamonds la settimana scorsa, ha dato i suoi frutti - o meglio i suoi Froot - facendola tornare in classifica per un meritato secondo posto. Così come Woodkid sfrutta l'uscita del suo nuovo singolo in collaborazione con Lykke Li per tornare in auge e i Purity Ring approdano per la prima volta sulla scia del loro nuovo album Another Eternity, oltre alla pubblicazione del video di Bodyache. L'appuntamento è ormai fisso per Hozier, anche lui reduce dal lancio di una clip, quella di Someone New

15 mar 2015

Marilyn Manson - The Pale Emperor [Recensione]

Brian Warner, alias Marilyn Manson, torna con il suo nono progetto studio a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro. Titolo dell'ultimo progetto è The Pale Emperor ("Il Pallido Imperatore"), uscito in due versioni: quella standard, che contiene dieci tracce, e la deluxe che include tre versioni acustiche come bonus track. 


Progetto in coproduzione con il nuovo componente Tyler Bates, compositore e produttore Hollywoodiano, l'album – uscito il 16 Gennaio – si è rivelato un successo sia commerciale che di critica, al termine di quasi dieci anni di lenta e agognata risalita del livello musicale della band statunitense. 

The Pale Emperor è un progetto dove le sonorità Industrial, componenti quasi onnipresenti nella carriera del trasgressivo Manson, vengono quasi annullate e lasciano spazio ad atmosfere cupe ed intrise di un rock/blues più enigmatico, con accenni dal sapore vagamente country, come nel singolo Third Day Of A Seven Day Bringe.

10 mar 2015

Purity Ring - Another Eternity [Recensione]

Oggi siamo qui a recensire Another Eternity, ultimo lavoro dei Purity Ring, band canadese di musica elettronica nata nel 2010.


Probabilmente solo gli amanti della musica undergorund conosceranno il gruppo e la sua storia, essendo praticamente sconosciuti al pubblico italiano; l'intento di questa recensione ovviamente è di farli conoscere, e magari attirare l'attenzione di qualche nuovo ascoltatore.

Il duo ha una storia ancora piuttosto breve alle spalle, essendosi formato relativamente di recente. I due membri attuali avevano infatti cominciato la loro avventura suonando nei Born Gold, ma durante i viaggi in tour scoprirono la loro vera vocazione, iniziando a sperimentare composizioni elettroniche: incisero così la loro prima canzone del genere e successivamente lasciarono la band per creare i Purity Ring.

9 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 2 all'8 marzo

I Baustelle, costantemente sulla cresta dell'onda, sottraggono la leadership dei Verdena, che scendono al secondo posto dopo il primo posto delle ultime settimane, sulla scia dell'uscita del loro ultimo lavoro Endkadenz.


La band toscana gode infatti da sempre di un trand positivo all'interno della nostra top 10, al di là delle logiche di album, singoli e videoclip, e a dispetto dello stesso lavoro da solista di Rachele Bastreghi, che non ha ancora fatto la sua comparsa.

Il gradino più basso del podio è occupato dall'irlandese Hozier, seguito dalla cantautrice svedese Lykke Li (in foto), nota ai più per il remix della sua I Follow Rivers, e dalla bellissima Lana Del Rey, una delle rappresentatrici più glamour dell'indie internazionale, tanto da essere ormai degna dell'appelativo di icona pop.

7 mar 2015

The Bad Mexican – Due [Recensione]

Chi soffre della fobia degli scarafaggi potrebbe avere qualche dubbio nell'avviarsi all'ascolto dell'ultimo lavoro dei The Bad Mexican, che nella bellissima copertina presenta un chiaro riferimento a La Cucaracha


Se il primo album del "messicano cattivo" prendeva il nome di This is the first attempt of a band called The Bad Mexican, il secondo si sarebbe potuto chiamare This is the second attempt..., ma l'originalità della band ha optato per Due. Scherzi a parte, i quattro senesi danno i numeri, chiamando letteralmente le tracce Uno, Due, e così via fino a Nove, a dispetto della lingua inglese adottata dai testi.

L'inizio è dei più frenetici: Uno è una partenza in quarta che cattura l'attenzione, un brano punk che trova, nei vari cambi di rotta, lo spazio per esaltare tutti gli strumenti impiegati, dalle voci alla chitarra, dalla batteria al sax. Quest'ultimo rimarca fortemente un'impronta jazz in quasi tutto il disco e soprattutto in Due, brano meno orecchiabile del precedente che punta sulla confusione dei suoni.

6 mar 2015

Flame Parade - Berlin / As above, so below (Singolo) [Recensione]

Se addentrandovi in un bosco toscano udite un motivo folk provenire da lontano, allora non dovete stupirvi: sono i Flame Parade, un gruppo di musicisti che ha trovato lontano dalla città il suo habitat naturale.


Poteva forse apparire uno sfizio da hipster quello di Marco Zampoli, Mattia Calosci e Letizia Bonchi, quando nell'estate del 2012 pensarono di trasferirsi in una una casa colonica a comporre musica. Qui i tre intrapresero un percorso di ricerca musicale, i cui orizzonti si allargavano dalla nascita del revival folk, ovvero dagli anni '50-'60, sino all'indie-folk del momento, quello dei Beirut o di Edward Sharpe & the Magnetic Zeros.

Attorno al trio nasceva spontaneamente una comunità artistica - non solo musicale, ma anche cinematografica - e una volta contagiati un bassista (Alessandro Fabbrizzi), un batterista (Niccolò Failli) e un trombettista (Edoardo Toti), il progetto aveva radici sufficientemente robuste per la produzione dei primi demo.

5 mar 2015

Silvano Staffolani - ...di paesi, persone e animali [Recensione]

...di paesi, persone e animali è il secondo lavoro del cantautore marchigiano Silvano Staffolani.


Interamente autoprodotto, l'album prosegue la narrazione cominciata nel primo disco Cartoline d’autore del 2013, anticipando quella dell'annunciato terzo CD dal titolo …qualcuna giunta a destino, a giusta conclusione della trilogia. Tutti e tre  possono essere considerati differenti capitoli  di uno stesso libro, un libro fatto di immagini, luoghi e personaggi che spesso ritornano. I protagonisti, infatti, pur cavalcando spazi e tempi diversi, cambiando nomi e fisionomia, restano sempre gli stessi, come il sentimento attorno a cui si muovono: l'amore. 
Gli anni 80 ’dei Crazy Dolls (di cui Staffolani era cantante), del punk, dei centri sociali, dei suoni elettrici e distorti, sono un lontano ricordo.
Con un corredo composto di chitarra acustica, ukulele e parole, Staffolani assume le sembianze di  menestrello, un cantastorie del terzo millennio, un artigiano dell’arte appassionato e laborioso, genuino e allo stesso tempo ribelle, come ama definirsi.

4 mar 2015

Nrec - Spaghettitronica EP [Recensione]

Ieri è uscito il nuovo EP di Nrep, nome d'arte di Enrico Tiberi, con un intento a dir poco ardito: il lancio di un nuovo genere chiamato "eviltronica". Avvalendosi della voce di Daniele Strappato, il marchigiano propone un'elettronica nuova, di estrazione dark e dalle atmosfere heavy.


L'inizio è dei più promettenti: quando il noise iniziale di Videodrøme si schiarisce, prende vita il pezzo più ballabile dell'EP. La musica ricorda l'elettronica francese dei Justice o dei Daft Punk - per scomodare qualche big del genere - sulla quale incombe però un'ombra oscura. È infatti esplicito il riferimento all'horror fantascientifico di David Cronenberg, in cui il protagonista è vittima di un manipolatore di coscienze che per i suoi scopi ricorre alla pellicola: "I want to see more violence / I want to see blood and disgusting murders on the TV screen / Welcome to Videodrome / Shock me!". 


3 mar 2015

23 and Beyond the Infinite – Faces from the Ancient Gallery [Recensione]

Arriva dalla provincia di Benevento l'ultima novità del rock psichedelico made in Italy. Già autori dell'EP Dumbo Gets Drunk, uscito poco più di un anno fa, i 23 and Beyond the Infinite – questo il nome del gruppo, non proprio semplicissimo – sono tornati lo scorso dicembre con il loro album di debutto, Faces from the Ancient Gallery.


Il prodotto si presenta accattivante già dalla copertina, inquietante e visionaria come si conviene ad una band del genere: una (antica) galleria di volti a bocca spalancata, presumibilmente in uno stato di alterazione sensoriale. 
La perdita delle tradizionali coordinate del mondo reale viene confermata fin dalla prima traccia – che curiosamente riprende il titolo del precedente EP, pur non facendone parte –, tra tastiere e percussioni incalzanti che richiamano i Pink Floyd degli esordi: una progressione barrettiana alla Lucifer Sam che deflagra in un urlo liberatorio, sospesa in un'atmosfera da thriller anni '60.

2 mar 2015

Classifica settimanale degli artisti dal 23 febbraio all'1 marzo

La vetta della nostra classifica settimanale sembra essersi congelata, con i Verdena e Hozier che confermano le loro posizioni e gli Imagine Dragons che fanno un piccolo passo in avanti e sottraggono il podio a I Cani, i quali perdono invece cinque posizioni.


Il genere dell'indie-folk si rafforza con il rientro in classifica della band americana Edward Sharpe & The Magnetic Zeros e dei fratelli australiani Angus & Julia Stone (in foto). Per il resto continua a imporsi la musica italiana, grazie ai Baustelle che risiedono stabilmente nella top 10 da mesi, il gruppo stravagante de Lo Stato Sociale e il cantautore siculo Colapesce.

1 mar 2015

I videoclip del mese – Febbraio 2015

I videoclip più interessanti di febbraio parlano inglese, ma due di questi hanno il marchio del made in Italy. La corsa al numero uno è stata tuttavia poco combattuta a causa del grande ritorno di una cantante indie d'oltremanica.


5. The Liar Trump - Colours. Una macchinina giocattolo viene spinta in una dimensione parallela regolata da disegni geometrici: è questo l'inizio del video della band spezzina, che si ritrova a viaggiare a bordo dell'autoveicolo. In contrasto col titolo della canzone, la clip è in bianco e nero, con la sola comparsa del rosso di alcuni oggetti, come le frecce che fanno da apparizione sullo sfondo. Il risultato è un video dal tocco internazionale, che regala al gruppo il titolo di outsider di febbraio. 

New Adventures in Lo-Fi - So Far [Recensione]

È uscito ieri il primo long playing del terzetto torinese New Adventures in Lo-Fi – nome che richiama esplicitamente i R.E.M., seppur declinati in bassa fedeltà – capitanato dal cantante e chitarrista Enrico Viarengo e completato dalla presenza di Michele Sarda al basso e Marco Agagliati alle percussioni.


A due anni di distanza esatti dall'EP Take Took Taken, autoprodotto, arriva quindi la pubblicazione di So Far, registrato per l'etichetta Stop Records presso lo Stop Studio di Rimini. 

L'uscita dell'album era stata anticipata dal primo singolo Daffodils – rilasciato lo scorso 13 gennaio con tanto di videoclip –, uno dei pezzi più concisi e al tempo stesso rappresentativi dell'intero disco: una progressione lenta e malinconica, fortemente debitrice del rock alternativo anni '90 e corredata da un testo intimo, incentrato sul progressivo disgregarsi di una relazione.