26 feb 2015

Alterea - Pausa Zen EP [Recensione]

Lo scorso 11 gennaio la band di Imperia ha pubblicato un EP il cui titolo sottolinea il ritorno dopo una lunga pausa. Dall'album d'esordio Tutto sembra spegnersi, sono infatti passati sette anni nei quali vi è stato un rinnovamento, non solo della formazione ma anche a livello musicale e filosofico.


Già dal primo ascolto, Pausa Zen risulta un lavoro fresco e maturo, un distaccamento dall'alternative-rock cupo tipico dei gruppi emergenti, che va nella direzione di sonorità più pop e che ben si sposano con il timbro pulito della voce della band. Se da una parte l'intenzione rimane fedele al post-grunge degli anni '90, dall'altra, ripuliti del noise, i brani sono molto più orecchiabili e diretti.

Le canzoni più immediate dell'extended play – quelle che potrebbero essere gli estratti di questo lavoro – sono Uno squarcio nel cielo e Ragnatela. La prima è più eterea e parla di incanalare le energie nel modo migliore (“Ho un amico poeta che scrive canzoni / lui dice «sfoga la rabbia in un pensiero positivo»”), sebbene in questo mondo sia facile perdere gli stimoli o essere fraintesi (“Se indichi la luna ti guardano ancora il dito”). La seconda, più terrena, è invece la metafora di un amore nocivo: “Cosa dicevi mentre ti guardavo e masticavo i tuoi insetti / come puoi dire che non ti rispetti, i tuoi segreti sono infetti”.

L'alternanza di elementi eterei e terreni si verifica per tutta la riproduzione di Pausa Zen: dopo la disillusione del brano di apertura (Atlantide), si parla delle aspettative messe a dura prova da realtà provinciali (Ci avevi mai pensato) per poi decollare nello spazio, un luogo dove è possibile riflettere sull'uomo con la migliore delle prospettive (Nova). Nella title track, infine, si parla di una pausa di riflessione, con uno dei testi più accattivanti: "Tagliare i ponti ai debiti non serve a niente credimi / se mentre canti sto lì fuori (dalle voci in playback) / qualcuno vive ancora di vecchi cliché". 

Gli Alterea ci dimostrano che lo Zen – metodologia introspettiva che non ha né luogo né tempo – non conosce limiti neanche nel genere musicale. Il loro progetto è un vero e proprio mantra, un pretesto in più per riflettere con l'energia e la carica che solo il rock sa trasmettere. 


Tracklist:

1. Atlantide
2. Uno squarcio nel cielo
3. Ci avevi mai pensato
4. Nova
5. Ragnatela
6. Pausa Zen


[Dave]

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