È uscito lo scorso 15 marzo il disco d'esordio omonimo dei Barely Awake, band pesarese capitanata dal cantante e chitarrista Francesco Agostini. Lasciati alle spalle due EP autoprodotti ed altrettanti tour europei, il quartetto marchigiano debutta sulla lunga distanza con un lavoro impegnativo, costituito da ben 16 tracce per circa un'ora di ascolto, per la prima volta realizzato in coproduzione con la DIYSCO.
La voglia di osare non manca davvero,
così come i rimandi illustri, a partire dall'enigmatico artwork –
realizzato dal gruppo stesso – che richiama la desolazione
ancestrale di Kid A. Da un punto di vista prettamente musicale è
invece evidente l'influenza dei texani Mars Volta, band tra le più
eclettiche dell'ultimo decennio, il cui spirito aleggia su molte
tracce: il singolo Where Else Is Me?,
accompagnato dall'ipnotico
videoclip, è forse l'episodio più riuscito insieme alle articolate
Down Waterfalls e Mary
Ann Kelly, mentre la formula
mostra un po' la corda in pezzi meno ispirati come Amen
o No Therapy.
Nell'album
convivono comunque più anime, spaziando dai ritmi potenti dell'hard
rock/metal (Lovers Are Back,
Aerials, ma anche
l'ironica Just Fine)
alle atmosfere più riflessive delle strumentali Eagles,
Rain, Storm e L.
2840,0 [side A], passando per il
folk scanzonato di Vacanze Romane – anch'esso
foriero di sorprese ed improvvisi rovesciamenti d'umore, marchi di
fabbrica della band.