18 feb 2015

KuTso - Musica per persone sensibili [Recensione]

La band proveniente dai Castelli Romani, approdata in quel di Sanremo per dissacrare il palco dell'Ariston con Elisa, ha pubblicato lo scorso 12 febbraio Musica per persone sensibili, album che segue l'esordio di Decadendo (su un materasso sporco)


Composto da canzoni ironiche, surreali e a tratti demenziali, l'album contiene quattordici pezzi digeribili già al primo ascolto, grazie a una buona orecchiabilità e alla durata delle tracce, quasi tutte sotto ai 3 minuti. 
Fatta eccezione per Elisa, L'amore è – nei quali prevale il funk – e il pop-rock romantico di Triste, il nuovo lavoro dei KuTso ha sonorità che si rifanno al punk-rock. Con bruschi cambi di registro, i quattro musicisti alternano strofe narrative a ritornelli che fanno da esplicita sintesi di ciò che è tra le righe, nonché da provocazione. 

Nelle ultime interviste la band ha sottolineato come l'album sia una semplice raccolta di pezzi prodotti durante i tour serrati. Sebbene questo possa lasciare immaginare un jumble di brani sconnessi tra loro, Musica per persone sensibili si presenta come un lavoro ben amalgamato, in cui ogni canzone racchiude un episodio diverso dell'ipocrisia umana raccontato con lo stesso spirito, fatta eccezione per l'imprevedibile svolta finale dell'ultima traccia.

Nel disco i KuTso non si fanno mancare nulla, dai litigi (Io rosico e Vengo in pace) all'invaghimento per una centralinista (Call center), passando per esplicite avances sessuali (Se copuliamo e Why don't we do it in the road) e per la capacità di ridere di se stessi (Ma quale rockstar). Salta all'occhio – anzi all'orecchio – Triste, ultima traccia in cui la band getta la maschera dell'ironia (la cui etimologia ci ricorda che non è altro che dissimulazione) per dar vita a una canzone d'amore che potremmo definire quasi sanremese, ma che non avrebbe avuto lo stesso impatto di rottura né, probabilmente, lo stesso successo di Elisa.

Con il loro humor originale e sgangherato, i KuTso possono essere definiti gli Elio e Le Storie Tese 2.0 e sono destinati a far parlare di sé, anche se la pronuncia del loro nome provocherà non pochi imbarazzi – come è già accaduto a Carlo Conti – agli speaker più pudichi. 


Tracklist:

1. Bluff
2. Elisa
2. Bevo te
3. Spray nasale
4. Io rosico
5. Nel buio e nel silenzio
6. Call center
7. Vengo in pace
8. Se copuliamo
9. L’amore è
10. Ma quale rockstar
11. Non servono
12. Why don’t we do it in the road
13. Triste


[Dave]

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