6 mar 2015

Flame Parade - Berlin / As above, so below (Singolo) [Recensione]

Se addentrandovi in un bosco toscano udite un motivo folk provenire da lontano, allora non dovete stupirvi: sono i Flame Parade, un gruppo di musicisti che ha trovato lontano dalla città il suo habitat naturale.


Poteva forse apparire uno sfizio da hipster quello di Marco Zampoli, Mattia Calosci e Letizia Bonchi, quando nell'estate del 2012 pensarono di trasferirsi in una una casa colonica a comporre musica. Qui i tre intrapresero un percorso di ricerca musicale, i cui orizzonti si allargavano dalla nascita del revival folk, ovvero dagli anni '50-'60, sino all'indie-folk del momento, quello dei Beirut o di Edward Sharpe & the Magnetic Zeros.

Attorno al trio nasceva spontaneamente una comunità artistica - non solo musicale, ma anche cinematografica - e una volta contagiati un bassista (Alessandro Fabbrizzi), un batterista (Niccolò Failli) e un trombettista (Edoardo Toti), il progetto aveva radici sufficientemente robuste per la produzione dei primi demo.

È questa la storia del primo singolo dei Flame Parade, composto da due brani come per i 45 giri degli anni '60, per cui è anche prevista una stampa in vinile. Il disco ha tutto il sapore romantico intrinseco dell'anima del collettivo toscano, che mira principalmente all'emozione, all'espressività e alla condivisione. 

Il primo brano, Berlin, dove tra i molteplici strumenti acustici risaltano il mandolino di Mattia e il violino di Letizia, è il più orecchiabile dei due, grazie all'irresistibile ritornello: "Berlin is fallin' / Berlin is not longer ours / Berlin burns". Non a caso, è stato da pochi giorni lanciato un video che sfrutta tutto lo charme del cantante Marco - protagonista della clip - e le scene oniriche, quasi magiche, create dalla componente filmica del collettivo nello stesso bosco in cui risiede la parata, per un risultato di grande qualità.

As above, so below - lato B - è invece una ballata folk nostalgica, in cui sono le voci a farla da padrone, quella del frontman e i cori.

Il progetto dall'apparenza naif, che nasceva meno di tre anni fa, oggi ha prodotto i suoi primi succulenti frutti: una concreta realtà neofolk italiana che non ha niente da invidiare a quelle d'oltremanica o d'oltreoceano.


Tracklist:

1. Berlin
2. As above, so below


[Dave]

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